C’è chi all’abitudine di un buon caffè espresso non riesce proprio a rinunciare, neanche nei mesi più torridi. Esiste però una variante altrettanto dissetante e soddisfacente il cui successo si deve a una delle regioni italiane che più di altre va a braccetto con i piaceri della vita: il Salento. È qui – e in particolare a Lecce – che il caffè in ghiaccio (o iced coffee) ha avuto il suo massimo successo. Non è difficile capirne i motivi: facilissimo da preparare, rinfrescante, perfetto da consumare lentamente e al tempo stesso energizzante, al pari di un espresso. Vediamo quali sono tutti i segreti per prepararlo in casa così da gustarlo ogni volta che avrete voglia.
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Il caffè. Partiamo dalla scelta del caffè più adatto. L’aggiunta di ghiaccio contribuirà a stemperare il classico gusto tostato e persistente tipico della moka appena fatta. Per ottenere un caffè in ghiaccio con un aroma comunque intenso utilizzate varietà come l’Arabica o la Robusta. Per lo stesso motivo, acquistate sempre quello macinato e mai quello solubile in polvere. Preparate la vostra moka e lasciate riposare per qualche minuto – girando di tanto in tanto con un cucchiaino – fino a quando il caffè non avrà raggiunto la temperatura ambiente.
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Il ghiaccio. A questo punto versate il vostro caffè in un bicchiere di vetro piuttosto ampio aggiungete i cubetti di ghiaccio. Per evitare di annacquare il caffè dovrete utilizzare i cosiddetti cubetti di ghiaccio secchi, ossia appena tolti dal freezer e dalla dimensione medio grande. In questo modo, il caffè rimarrà freddo più a lungo senza mescolarsi con l’acqua dei cubetti di ghiaccio che inizieranno a sciogliersi.
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Zucchero o latte di mandorla? E qui arriva il grande dilemma: zucchero o latte di mandorla? La versione tradizionale del caffè in ghiaccio – come da ricetta salentina – prevede l’aggiunta di 2/3 cucchiai di latte di mandorla che andranno versati all’ultimo, poco prima di gustare il caffè. Tuttavia, se amate i sapori meno caratterizzati, potete ripiegare sul buon caro e vecchio zucchero. In questo caso però prediligete quello di canna liquido o, in alternativa, quello semolato, che si scioglieranno con più facilità. Evitate quindi, lo zucchero grezzo o il Muscovado che a contatto con il ghiaccio potrebbero non sciogliersi del tutto.
VARIANTI DAL MONDO
Che il caffè non sia solo prerogativa italiana è storia ormai ben nota. Tra i grandi produttori di caffè, il Vietnam e l’America latina sono sicuramente i paesi più all’avanguardia. Non troverete di certo l’espresso, ma varianti altrettanto interessanti che meritano di essere provate. Il cà phê đá, ossia la versione del caffè in ghiaccio vietnamita si distingue per il fatto di essere preparato con un caffè tostato scuro e macinato grossolanamente e di utilizzare la French press al posto della moka. Altra particolarità è l’aggiunta del latte condensato al posto di quello di mandorla o dello zucchero.
Ancora diversa poi è la tradizione dell’iced coffee nella cucina del Sudamerica: in Cile il cafè helado per esempio, si avvicina molto all’idea di un vero e proprio dessert. Si tratta di una versione preparata con polvere di caffè, crema chantilly, cannella, semi di vaniglia e dulce de leche. A degno completamento non possono mancare mandorle e nocciole tritate.
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