Le dimissioni, “per motivi personali” saranno operative dal 31 agosto prossimo e la società ha avviato le procedure per la successione. Era in carica dal 1° maggio 2020. Lo scorso 20 aprile era stato confermato dall’assemblea degli azionisti
TREVISO – Una notizia clamorosa e assolutamente inattesa ha scosso il settore nella serata di venerdì 17 giugno. Sì perché l’amministratore delegato della De’ Longhi macchine per il caffè espresso e elettrodomestici, Massimo Garavaglia, ha lasciato l’incarico «per motivi personali». Lo ha reso noto un comunicato stampa emesso dal gruppo, che tra l’altro è il primo produttore mondiale di macchine per caffè espresso da casa ed ha presentato di recente un fatturato 2021 a 3.222 milioni. Le dimissioni saranno operative dal 31 agosto prossimo e la società ha avviato le procedure per la successione. In ogni caso, il presidente Giuseppe de’ Longhi detiene gli stessi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione che spettano all’amministratore delegato, gli stessi in capo al vicepresidente Fabio de’ Longhi in caso di assenza o impossibilità dell’amministratore delegato.
La notizia è stata diffusa, a Borsa chiusa, dopo un consiglio di amministrazione del gruppo veneto riunitosi nel pomeriggio di venerdì 17 giugno che ha preso atto delle dimissioni “per motivi personali” dall’amministratore delegato Massimo Garavaglia.
E lunedì il titolo De’ Longhi è crollato in Borsa: tonfo oltre il 7% con una punta di -10,95%
Da notare che lunedì 20 giugno, al primo giorno di quotazioni dopo l’annuncio si è registrato un crollo in borsa per De’ Longhi, con il titolo che ha fatto registrare un tonfo superiore di circa il 7%, dopo le dimissioni a sorpresa dell’amministratore delegato Massimo Garavaglia. Ma su questo risultato ha influito anche il downgrade operato dagli analisti di Equita Sim dovuto al peggioramento dei consumi.
Le quotazioni sono arrivate a perdere il 10,95%, toccando i minimi da oltre due anni a 18,5 euro, per poi limitare il calo al 7%.
Le parole di commiato di Garavaglia
Così lo stesso Massimo Garavaglia ha commentato la decisione che ha lasciato molti sorpresi. “È con grande rammarico che lascio, mio malgrado per motivi personali, questo straordinario gruppo che negli ultimi 2 anni ho avuto il privilegio di guidare. Ringrazio sentitamente la famiglia de’ Longhi ed il consiglio di amministrazione per il rapporto di fiducia incondizionata dimostratami fin dal primo momento. Colgo l’occasione per ringraziare i manager e i dipendenti tutti del gruppo che hanno sempre dimostrato grande professionalità e dedizione in un periodo di straordinari cambiamenti e complessità”.
Garavaglia era amministratore dal 1° maggio 2020
Massimo Garavaglia era subentrato dal primo maggio 2020 nel ruolo di amministratore delegato a Fabio de’ Longhi, che aveva mantenuto la carica di vice presidente della Società con le medesime deleghe di cui è attualmente titolare.
Da notare che lo scorso 20 aprile Massimo Garavaglia era stato confermato nella carica dall’assemblea degli azionisti De’ Longhi.
Scattato il piano per la successione
Immediatamente dopo l’annuncio il consiglio di amministrazione ha dato avvio al processo di successione previsto dal “Succession plan policy” adottata dalla società in ossequio alle raccomandazione del codice di corporate governance.
Da notare che il presidente del gruppo Giuseppe de’ Longhi è titolare degli stessi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione attribuiti a Massimo Garavaglia, che competono anche al vice presidente Fabio de’ Longhi in caso di assenza o impossibilità del presidente o dell’amministratore delegato.
Quindi in attesa che venga designato il successore di Massimo Garavaglia il presidente e il vice presidente continueranno naturalmente ad avvalersi del contributo dell’attuale prima linea di dirigenti per dare continuità all’attuazione del piano strategico del gruppo trevigiano.
Il preciso e dettagliato comunicato de’Longhi rivela infine che, sulla base delle informazioni disponibili, a tutto il 17 giugno Massimo Garavaglia è titolare direttamente di 23.800 azioni di De’Longhi Spa, società che è quotata alla Borsa di Milano.
La scheda sintetica del gruppo De’Longhi
Il gruppo De’Longhi è tra i principali player globali nel settore del piccolo elettrodomestico dedicato innanzitutto al mondo del caffè, ma anche della cucina, della climatizzazione e della cura della casa.
Quotata dal 2001 sul mercato principale di Borsa italiana Mta, De’Longhi distribuisce i suoi prodotti con i marchi De’ Longhi, Kenwood, Braun, Ariete, NutriBullet e MagicBullet in più di 120 mercati del mondo. Attualmente il gruppo De’ Longhi conta oltre 10.000 dipendenti in tutto il mondo.
Nel 2021 il gruppo De’ Longhi ha riportato ricavi per 3.222 milioni, un Ebitda adjusted di 515 milioni con un utile netto di 311 milioni.