Alibaba e Tencent si fanno battaglia in terra asiatica
I cinesi bevono in media solo tre tazze di caffè all’anno, rispetto a 365 tazze per l’americano medio, ma la cifra è destinata a cambiare vertiginosamente
Sono diventati leader del mercato online in Cina. Oggi si presentano con grandi novità in vista.
Il nuovo affare per Alibaba e Tencent però ha un sapore più tradizionale. I due giganti cinesi scommettono sul caffè. Il proprietario di WeChat, Tencent, ha siglato un accordo con Luckin Coffee. Ma in realtà l’accordo segue l’intesa siglata da Alibaba con il gigante americano del caffè Starbucks. Del resto secondo Euromonitor International, i cinesi bevono in media solo tre tazze di caffè all’anno, rispetto a 363 tazze per l’americano medio, una cifra destinata ad aumentare negli anni a venire.
Alibaba si accorda con Starbucks
Le tazzine di caffè, insomma, fanno gola ai giganti tecnologici cinesi. Ad aprire il fuoco Alibaba, che lo scorso agosto ha firmato un accordo in esclusiva con la multinazionale americana del caffè Starbucks. I consumatori cinesi ordinano le bevande e il caffè di Starbucks sull’app per smartphone di Alibaba, che effettua le consegne con fattorini che montano su scooter elettrici. Secondo gli analisti, l’accordo sembra essere vantaggioso per entrambe le società. Starbucks può proporsi potenzialmente alle centinaia di milioni di clienti di Alibaba, che di riflesso può ambire a gestire milioni di nuovi acquisti tramite la piattaforma di pagamenti proprietaria Alipay e ottenere nuovi indirizzi di consegna di chi ordina caffè a domicilio.
La multinazionale americana del caffè Starbucks operava già da un ventennio sul mercato cinese. Interessata al business della caffeina, così, Alibaba ha deciso prima di rilevare Ele.me, un importante servizio di consegna di cibo a domicilio, con una valutazione da 9,5 miliardi di dollari e 3 milioni di fattorini. Dopodiché ha stretto l’accordo con Starbucks, che collaborerà proprio con la controllata Ele.me di Alibaba, per vendere caffè e bevande americane anche in altri 2.000 negozi in 30 città, in aggiunta agli oltre 3 mila punti vendita Starbucks China già sul territorio. Come diceva Giulio Cesare, «se non puoi battere il tuo nemico, fattelo amico» (si non potes inimicum tuum vincere, habeas eum amicum)
L’accordo Tencent-Luckin Coffee
Tencent, il proprietario di WeChat, ha siglato invece un accordo con Luckin Coffee. Il gigante cinese delle telecomunicazioni ha reagito all’intesa Alibaba-Starbucks, mettendo in atto una partnership con la startup cinese Luckin Coffee. Con un volume di vendite di circa il 30% in meno rispetto a Starbucks, Luckin Coffee offre però anche sconti per ordini multipli e prevede di espandere la rete a 2.000 negozi entro qualche mese, a un anno circa dall’inizio delle attività. Un ritmo di aperture sbalorditivo, considerato che Starbucks, il rivale americano, ha impiegato circa 19 anni per raggiungere 3.000 negozi. L’accordo Tencent-Luckin Coffee prevede le consegne di caffè attraverso la controllata Tencent Meituan, così come un accordo di condivisione dei dati tra le due società.
Operava già da un ventennio sul mercato cinese. Interessata al business della caffeina, così, Alibaba ha deciso prima di rilevare Ele.me, un importante servizio di consegna di cibo a domicilio, con una valutazione da 9,5 miliardi di dollari e 3 milioni di fattorini. Dopodiché ha stretto l’accordo con Starbucks, che collaborerà proprio con la controllata Ele.me di Alibaba, per vendere caffè e bevande americane anche in altri 2.000 negozi in 30 città, in aggiunta agli oltre 3 mila punti vendita Starbucks China già sul territorio. Come diceva Giulio Cesare, «se non puoi battere il tuo nemico, fattelo amico»
Se il caffè in Cina attira gli investimenti delle grandi catene, in crescita sono anche le vendite del caffè sugli e-commerce. Su Taobao e Tmall, piattaforme del gruppo Alibaba, negli ultimi 12 mesi sono stati più di 18 milioni gli utenti che hanno acquistato dei prodotti a base di caffè. Per un fatturato complessivo di 312 milioni di euro, in crescita del 18% rispetto all’anno precedente.
I millennial trainano il consumo di caffè
La scoperta del caffè si accompagna a un’evoluzione dei gusti dei consumatori cinesi. Dai prodotti locali, di basso prezzo, i consumatori si orientano sempre più verso prodotti di alta qualità un po’ in tutti i settori. Stando ai dati di Euromonitor, i consumi di caffè sono aumentati principalmente nel caffè macinato, piuttosto che in quello istantaneo. Grazie al suo aroma e al sapore migliore, il tradizionale caffè ha registrato un aumento a doppia cifra nel 2017.
I gusti più sofisticati dei cinesi sono dovuti all’aumento consistente negli stipendi degli ultimi anni, che ha generato un potere di acquisto maggiore della classe media cinese. Secondo i dati del National Bureau of Statistics, il reddito pro capite è cresciuto del 30% tra il 2013 e il 2016. Dato destinato a crescere ancora con un tasso annuo del 9.6% tra il 2018 e il 2020, secondo studi dello stesso Bureau e McKinsey.
Veri protagonisti della crescita del consumo di caffè sono i millennials. Un gruppo di consumatori formata da 450 milioni di giovani nati dopo gli anni 80, con un alto livello di istruzione e abituati a viaggiare. Una categoria aperta alle novità, che non ha timori nello sperimentare nuove esperienze di sapore sia quanto riguarda le pietanze che le bevande.
Cina, mercato strategico
In un paese di 1,5 miliardi di persone che ha conosciuto un boom economico solo negli ultimi anni, c’è terreno fertile per introdurre nuovi prodotti. Come il vino, per esempio. Un prodotto complesso da presentare, lontano dai gusti cinesi, ma che si sta affermando sempre di più. Nel 2017 il consumo di prodotti enologici in territorio cinese è aumentato del 3,5% contro un aumento mondiale del solo 0,7%. Il caffè siamo sicuri è pronto a scendere in campo anche in terra asiatica.
Fonti :
Repubblica.it
corrieredellasera.it
Gamberorosso.it
Forbes.com