No all’acqua calda e alla fiamma alta. Abbiamo scoperto che facciamo molti più errori di quanti pensassimo preparando il caffè a casa. Ecco come correggerli seguendo le indicazioni dell’Università del Caffè.
Diciamolo, quando si parla di come preparare il caffè noi Italiani siamo molto orgogliosi: «Come lo facciamo noi, nessun altro…» affermiamo confrontando il nostro con quello preparato in altre parti del mondo. Ma è così? Davvero siamo bravi? In parte: usiamo gli strumenti e gli ingredienti giusti, ma spesso ci manca la tecnica. Abbiamo chiesto al direttore dell’Università del Caffè, Moreno Faina, quali sono gli errori più comuni che facciamo quando prepariamo il caffè in casa e, sorpresa, sono tantissimi.
Per esempio, lo sapevate che la moka sul fuoco va lasciata aperta o che la polvere del caffè si può conservare in frigo?
Nonostante, abbia ancora tanti segreti per noi, il caffè resta una dei riti più amati da noi Italiani, come hanno dimostrato i dati di crescita di vendita online della bevanda – in polvere, cialde, chicchi – durante i mesi di confinamento (crescita rispetto allo stesso periodo del 2019 del +170%): perché anche se non possiamo andare al bar, al caffè buono non rinunciamo e ce lo portiamo a casa.
Ma come si prepara il caffè perfetto a casa? L’Università del Caffè, ospitata da Illy a Trieste e attiva da 21 anni per diffondere la cultura del caffè di qualità attraverso corsi di formazione, promuovendo la ricerca e l’innovazione del settore, riscontra sempre errori nella preparazione. Ecco allora che ci siamo fatti dire quelli più comuni e come correggerli. Perché per assaporare tutto il gusto del caffè, per degustarlo valorizzandone l’aroma, la fase di preparazione conta molto più di quello che pensiamo. E vedrete che seguendo le indicazioni il vostro prossimo caffè avrà tutto un altro sapore… buonissimo! Provare per credere.
Usare una vecchia moka
Si pensa che la vecchia moka della nonna faccia il caffè più buono. Non è vero, il materiale invecchia, diventando poroso. La moka va cambiata con una certa frequenza.
Qualità dell’acqua
Nella nostra acqua di rubinetto spesso ci sono residui di cloro che possono “inquinare” il nostro caffè. Per ottenerne uno migliore dobbiamo usare acqua oligominerale naturale (o quella di rubinetto, se dotato di filtro)
Usare acqua calda
Spesso inseriamo acqua calda nella moka per velocizzare la preparazione, è un errore, si rischia di bruciarlo. L’acqua per preparare il caffè deve essere a temperatura ambiente o fredda.
Non pulire la moka
Uno dei miti forse più difficili da sfatare è che la moka non necessiti pulizia. Va lavata dopo ogni erogazione con acqua calda o anche con detergenti. L’importante, nel secondo caso, è che non siano profumati.
Mettere troppa acqua o troppo caffè
L’acqua non deve mai superare la valvola. Se il livello è troppo alto, il calcare può lasciare dei residui. E non dobbiamo esagerare nemmeno con la polvere, che non va compattata. Una moka da tre, quella più comune, ha bisogno di circa 15/17 g di caffè.
Fiamma alta e coperchio chiuso
Il caffè in moka deve essere fatto a fiamma lenta, sempre, per garantire l’aroma. Il trucco in più: lasciare il coperchio aperto. Chiuderlo è l’errore più grave possiamo fare. E appena sentiamo il primo gorgoglio dobbiamo subito togliere la moka dal fuoco: avremo una quantità minore di caffè, ma non sarà bruciato.
Conservazione sbagliata
Il caffè si ossida in fretta, quindi una volta aperto non va lasciato vicino a fonti di calore o a una finestra. Deve rimanere in un luogo neutro, oppure può essere conservato anche in frigo, nello scomparto dove teniamo le verdure. L’importante è che il contenitore sia ermetico perché il caffè assorbe aromi e umidità.
Tazze fredde
Anche se non abbiamo la possibilità di scaldare le tazzine come al bar, provare a preriscaldarle con un po’ di acqua calda darà un’altra impressione e consistenza al nostro caffè.
Capsule, la giusta manutenzione
Se fare errori è meno facile utilizzando le capsule, dobbiamo però ricordarci di pulire sempre bene le nostre macchine dai residui e di usare acqua oligominerale se la qualità del nostro impianto idrico non è perfetta.
Caffè freddo con ghiaccio
Molti preparano il caffè freddo raffreddandolo con il ghiaccio, creando uno shock termico che rende il nostro caffè molto amaro. Un buon caffè freddo si prepara prendendo una caraffa e inserendo acqua oligominerale a temperatura ambiente e inserendo successivamente un filtro di cotone con la polvere di caffè (60 g per litro). Lo si mette in frigo e lo si lascia per 12 ore: et voilà il caffè freddo è servito.