Nuovo rincaro per l’espresso al bar: si potrà arrivare fino a 1,50 euro. Come mai? Il motivo principale deriva dalle condizioni meteo particolari del Brasile, dove siccità e gelate hanno letteralmente messo KO il raccolto.
Il quotidiano Repubblica, nella sua edizione on line, ha riportato che tanti tra piccoli e medi torrefattori sono stati costretti ad alzare il prez
zo all’insù tra il 7 e 10%. Non è la prima volta che accade nel 2021 e secondo FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) da inizio anno il costo delle miscele è cresciuto almeno del 20% e il valore della tazzina potenzialmente già a 1,30 euro.
Nicoletta Trucco di Excelsior-Caffè, storico brand di Cuneo ha detto che “I prezzi della filiera, dalla materia prima alla logistica, son diventati insostenibili. I baristi, se vogliono servire prodotti di qualità, non potranno far altro che adeguarsi. Il caffè non è più un prodotto low cost“.
Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Torino, ha aggiunto: “Finora molti baristi sono riusciti a tenere fermo il prezzo. In futuro sarà complicato; sussiste il concreto rischio che lo scontrino del bar, cappuccino e brioche, diventi davvero da gioielleria“.
Ma adesso potrebbe nascere una nuova opportunità. Carolina Vergnano, amministratrice delegata dell’omonima marca di caffè, sostiene che si tratti di “una scelta inevitabile con quello che sta succedendo sul mercato. Parlare di prezzo giusto dell’espresso è difficile in Italia: perché dipende da domanda e offerta. Il nostro compito è cercare di rendere la filiera più sostenibile e non solo a livello economico“.
Stesso parere per Andrea Blangino, un importatore grossista di Asti: “Quello che sta succedendo di positivo è la corsa verso la qualità. Oggi il 50% dei miei prodotti derivano da miscele speciali, microlotti eccellenti. Non so se cambierà il rito in sé, ma la ricerca di qualità farà bene all’ambiente e anche alla nostra industria. Rimango sicuro che i consumatori sapranno apprezzare questo fatto“.
Fonte: ilmeteo.it
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