L’Istituto Assaggiatori Caffè, a seguito di consigli e istruzioni, non sempre ortodossi, che appaiono sul web in materia di conservazione del caffè, chiarisce i dubbi e fornisce le precisazioni che seguono.
Inran, il portale on-line dedicato a una visione olistica dello stare bene al femminile, si è cimentato in una post dal titolo Caffè: falsi miti e come conservarlo nel modo giusto, tra i buoni consigli che ha dato (qualcuno c’è) raccomanda di conservarlo a una temperature di 15-20°C e, assolutamente, di evitare il freezer e di ricorrere al frigorifero per poco tempo e solamente quando la temperatura è davvero tanto alta.
A parte il fatto che vorremmo capire dove troviamo in una casa di oggi una temperatura costante di 15-20 gradi, vi possiamo assicurare che il modo migliore, mettendolo in un barattolo a chiusura ermetica che eviti la contaminazione aromatica di altri alimenti, è proprio il frigorifero. Sotto i 10°C i processi enzimatici sono praticamente inibiti e l’anidride carbonica, antiossidante naturale del caffè tostato, a freddo si disperde meno anche quando si apre il barattolo. Noi andiamo oltre e, quando possiamo, lo mettiamo nel congelatore, anche se in chicchi. Il congelamento incide infatti sulla macinatura in modo positivo.
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